Con quanto entusiasmo una persona affronta il lavoro sapendo di dover andare tutti i giorni in un ufficio vecchio, male illuminato e per di più poco funzionale? Per non parlare della brutta impressione che può fare a un cliente visitare una sede dagli spazi disordinati e poco curati. Possono sembrare questioni di poco conto, ma per chi gestisce un edificio con uffici questi sono problemi da non sottovalutare, perché il successo di un’azienda passa anche dall’ambiente in cui si opera. Non sorprende dunque che sempre più realtà investano nel rinnovamento delle loro sedi.
Decidere però da che punto partire non è facile. Tanti, infatti, sono gli aspetti da considerare prima di avviare lavori di ristrutturazione: in primis digitalizzazione, sostenibilità, comfort e sicurezza. Abbiamo chiesto a Giovanni Gros – Amministratore delegato di SOM S.p.A. – come stanno affrontando l’ammodernamento del loro headquarter a Udine.
Ingegner Gros, ci può raccontare il piano che state attuando?
Abbiamo acquistato questo edificio un anno fa con lo scopo non solo di allestire gli uffici da cui gestire le nostre attività, ma anche di trasformare gli spazi in un vero e proprio centro direzionale che possa ospitare collaboratori e clienti per incontri di alto livello. I lavori sono iniziati subito e termineranno non prima di due anni.
Durante la fase progettuale, quali esigenze sono emerse?
Il primo aspetto che abbiamo considerato è stata la fruibilità degli spazi. Permettere alle persone di accedere e spostarsi all’interno dell’edificio, seguendo percorsi predefiniti che aiutassero a raggiungere la destinazione in modo semplice, sicuro e senza attese, ci è sembrata la priorità. Per soddisfare questa esigenza, la scelta è ricaduta su KONE – società leader nel People Flow®. Sin da subito, la vasta gamma di soluzioni digitali KONE hanno fatto al caso nostro perché rispondevano perfettamente alla necessità di combinare sicurezza e gestione dei flussi di persone all’interno dell’edificio.
In concreto, in che modo KONE ha saputo capire il vostro problema e proporre la soluzione più adatta alla vostra realtà?
KONE ci ha proposto l’ammodernamento degli ascensori. La loro offerta non comprende semplicemente la sostituzione di componenti meccanici ormai usurati o finiture esteticamente più belle, bensì si basa sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità. Grazie all’ammodernamento abbiamo infatti reso i nostri vecchi impianti più efficienti dal punto di vista energetico e li abbiamo dotati di connettività integrata. Questo ci ha permesso di attivare numerosi servizi che fino a poco anni fa erano impensabili.
Può farci degli esempi?
Per garantire la massima disponibilità degli ascensori ci siamo affidati alla manutenzione predittiva di KONE 24/7 Connected Services. Grazie all’Intelligenza Artificiale, questo sistema è in grado di individuare scostamenti dai normali parametri di funzionamento degli ascensori e assegnare un livello di urgenza ad ogni caso specifico. In questo modo, il tecnico interverrà immediatamente o, se non ci sono rischi di fermo impianto, durante la prima visita di manutenzione programmata, per risolvere il problema prima che si verifichi un guasto.
Prima ha accennato all’esigenza di gestire i flussi di persone nel miglior modo possibile. Come vi è venuta incontro KONE?
Gli ascensori di ultima generazione KONE DX possono comunicare con gli altri sistemi presenti nell’edificio grazie alle Application Programming Interfaces (API). Tramite la specifica API KONE Elevator Call, l’ascensore dialoga con IpDoor, ovvero il sistema di video citofonia e controllo degli accessi. Gli utenti che desiderano entrare nell’edificio possono autentificarsi all’ingresso tramite PIN code, badge o QR code, accedere tramite le porte automatiche e trovare l’ascensore pronto ad attenderli e raggiungere la destinazione senza bisogno di ulteriori autorizzazioni. IpDoor e KONE offrono davvero soluzioni di smart building, che migliorano l’esperienza degli utenti.